PUGLIA - Brindisi - Cisternino

Hotel Senza Glutine con Piscina tra il mare e la Valle d'Itria

  • Fuori città , Vista panoramica
  • Cucina per Celiaci
  • Vacanza naturale , Hotel , Solo Soggiorno
  • 8 giorni / 7 notti
  • 4 stelle
  • Pernottamento e prima colazione

L'Hotel Senza Glutine è dotato di tutti gli comfort per rendere il vostro soggiorno nel Salento ricco di relax.
Le camere a disposizione degli ospiti che vorranno soggiornare nel cuore di Cisternino all’insegna di una vacanza essenziale e a contatto con la natura.
L’albergo offre una spettacolare vista sul territorio di Cisternino; eletto uno tra i borghi più belli d'italia. 
Ampie vetrate consentono la vista sullo splendido panorama esterno; costituito da un lussureggiante giardino ricco di numerose specie vegetali; fiori e piante colorate e profumate intervallate dalla vista delle dolci colline pugliese e dei caratteristici trulli.
Ogni stanza è dotata di tutti i comfort; tra cui un bagno privato; telefono; tv e connessione wi-fi.
Punto ideale di partenza per escursioni nei più bei punti di interesse del Salento.

Cancellazione Gratuita Senza Alcuna Penale
Nel programma di viaggio
troverai le indicazioni di tutti gli altri servizi per celiaci presenti sul territorio.
Possibilità di aggiungere volo e/o treno da diverse città con le migliori quotazioni al momento della richiesta

Dettagli

POSIZIONE
Alto su un gradone calcareo della Murgia di Sud-Est; lambito dalle brezze del vicino Adriatico ed immerso nel verde della campagna; Cisternino dai suoi 393 metri di altitudine domina la Valle d'Itria; un territorio reso unico dai tantissimi trulli.
Il caratteristico centro storico si presenta con case bianche di calce; vicoli punteggiati di gerani; archi; piccole logge; fregi in pietra e scalette.

RISTORANTE
Il ristorante; immerso nel verde; nel fantastico territorio di Cisternino; offre alla propria clientela prodotti di qualità; che inebriano il palato con un mix unico e ineguagliabile di sapori; coerente con la filosofia del territorio che lo ospita; porta in tavola; con buon gusto; piatti che inebriano il palato con un mix unico e ineguagliabile di sapori.

PIATTI SENZA GLUTINE
L'hotel segue le linee guida dell'AIC (Associazione Italiana Celiachia); Membro dell'Unione europea delle società celiache (AOECS)
Pensando alle esigenze degli ospiti che ricercano una cucina senza glutine; i ristoranti dell’hotel offrono ogni giorno sfiziose proposte senza glutine preparate con cura dai nostri Chef.
Potrete contare sull’assistenza del nostro personale di sala e di cucina che segue annualmente corsi specifici di formazione e aggiornamento a garanzia di un corretto e professionale servizio di ristorazione per celiaci.
Servizio da segnalare al momento della prenotazione

LA PROPOSTA DELL'HOTEL E': Pernottamento e Prima Colazione; Mezza Pensione; Pensione Completa

Date e prezzi
Prezzo
dal 26/10/24 al 28/12/24
Quota individuale in camera doppia 8 giorni 7 notti B&B
€ 350
Incluso/Escluso

Quote individuali in camera doppia 8 giorni 7 notti con trattamento di Pernottamento e Prima Colazione.
Le quote; dinamiche; saranno da riconfermare secondo la disponibilità al momento della prenotazione.

LA QUOTA COMPRENDE:
- Sistemazione in camera doppia
- Soggiorno per 8 giorni 7 notti 
- Trattamento di Pernottamento e Prima Colazione
- Utilizzo attrezzature dell'Hotel

LA QUOTA NON COMPRENDE:
- Quota iscrizione di gestione pratica
- Assicurazione medico/bagaglio/annullamento 
- Trasporto: volo/treno (da diverse città)
- Trasferimento: Aeroporto-Stazione/Hotel/Aeroporto-Stazione
- Tutto quanto non indicato nella "quota comprende"
- Tassa di soggiorno da pagare in loco (dove richiesta)

Riduzioni bambini in camera con genitori:
 0-3 anni: Gratis / 3-8 anni 50% / 8-12 anni 30%

Appunti di Viaggio

CISTERNINO
L'eroe eponimo; secondo tradizione; è Sturnoi; il compagno di Diomede.
Finita la guerra di Troia; avrebbe fondato questo centro che i Romani hanno poi chiamato Sturninum.
Forse distrutto nel 216 a.C. durante le scorrerie di Annibale in Puglia; l'abitato tornò a vivere nell'VIII sec.; quando un gruppo di monaci basiliani profughi dell'Oriente; notarono in queste contrade le rovine dell'antico centro.
Sulle stesse vollero allora edificare una badia di rito greco che chiamarono San Nicolò cis-Sturninum; proprio dove oggi sorge la Chiesa Matrice.

Suggestiva nel borgo è l'osmosi tra spazi interni ed esterni; tra case; vicoli e cortili; frutto di soluzioni architettoniche dettate da ragioni pratiche; da un senso della comunanza e del vicinato.
Si tratta di un classico esempio di "architettura spontanea"; dove non ci sono architetti che seguono un piano prestabilito ma rapporti umani da tessere; tra le case imbiancate a calce e i vicoli stretti; tra i cortili ciechi e le scalette esterne; tra gli archi e i balconi fioriti: spazi dove ci si può "affacciare"; dove si crea aggregazione; spazi condivisi; insieme pubblici e privati.

Nel silenzio irreale dei pomeriggi estivi; quando il borgo; prima dell'animazione serale; si abbandona al demone meridiano dell'accidia; è bello passeggiare sulle chianche (la tipica pavimentazione in pietra); nel gioco di luci e ombre che scaturisce dalle viuzze strette; dagli archi; dai sottopassi. Bianco abbacinante dei muri e azzurro del cielo: la poesia del sud.

A cavallo tra Ottocento e Novecento; il paese ha cominciato a svilupparsi al di fuori della cinta muraria; dove l'unico esempio interessante è quello di alcuni edifici con decorazioni liberty in via S. Quirico.
Nel borgo; invece; gli edifici storici di maggior pregio sono la torre e la chiesa che si affacciano sulla piazza.

La Torre normanno-sveva; recentemente restaurata; è alta 17 metri ed è stata eretta nell'XI secolo dai Normanni; poi ricostruita in larga parte sul finire del XIV e rimaneggiata più volte nelle epoche successive.
Sulla sua sommità è posta una piccola statua di S. Nicola benedicente.
La Chiesa di S. Nicola; nota come Chiesa Madre; è stata edificata nel XII sec. sulla precedente chiesa basiliana dell'VIII sec.; di cui oggi restano le fondazioni; e modificata nel corso del tempo.
L'attuale facciata; di gusto neoclassico; sostituì intorno al 1848 la precedente; probabilmente romanica.
Dell'originario impianto restano importanti tracce all'interno.

Meritano una sosta; infine; il Palazzo vescovile costruito nel 1560; con facciata in stile tardo-rinascimentale su cui si notano gli stemmi del vescovo-barone; il Palazzo del Governatore (sec. XVI); dall'elegante prospetto a triplice balconata con elementi decorativi rinascimentali; i palazzetti nobiliari delle famiglie Pepe e Cenci; la chiesetta di S. Lucia (sec. XVII) e; fuori le mura; la torre e il Palazzo Amati; in via S. Quirico; la Chiesa di S. Cataldo; completata nel 1783 in stile barocco; con la bella e scenografica facciata; la Chiesa di S. Quirico; eretta tra Sei e Settecento.

Le Grotte di Castellana
Si aprono nelle Murge sud orientali a 330 m s.l.m. sull' altopiano calcareo formatosi nel Cretaceo superiore circa novanta - cento milioni di anni fa.
Il territorio di Castellana è caratterizzato da rocce calcaree composte essenzialmente da carbonato di calcio; in particolare i calcari presenti nella nostra area sono chiamati con il nome di Calcare di Altamura.
Le cavità sotterranee si estendono per una lunghezza di circa 3 chilometri.
L'ingresso naturale è rappresentato da un'enorme voragine profonda sessanta metri denominata la grave; termine dialettale locale per indicare una grande voragine.
Da qui è possibile raggiungere la caverna bianca.
Tutto costituito da concrezioni stalattitiche e stalagmitiche e da gallerie intercalate dall'aprirsi di improvviso di caverne.
La visita al pubblico si snoda lungo uno scenario per circa 1 km.
L'itinerario più lungo; richiede due ore e si sviluppa per 3 km; tra caverne e voragini a cui sono stati dati nomi mitologici o fantastici.
Dalla Grave alla Grotta Nera o della Lupa Capitolina; dopo aver superato il Cavernone dei Monumenti; superato la Calza e successivamente la Caverna della Civetta; attraversato il Corridoio del Serpente; la Caverna del Precipizio ed il Piccolo Paradiso; si scorre per il lungo Corridoio del Deserto detto anche il Grand Canyon sotterraneo (di una colorazione rossiccia dovuta alla presenza in tale tratto di minerali ferrosi) si raggiunge la Caverna della Torre di Pisa; il limpido Laghetto di acqua di stillicidio; il Corridoio Rosso; la Caverna della Cupola ed infine passando dal luccicante Laghetto di Cristalli; si giunge nella Grotta Bianca; cavità luminosa e splendente.

Polignano a Mare
Il nucleo più antico della cittadina sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriaticoa 33 chilometri a sud del capoluogo.
L'economia del paese è essenzialmente basata sul turismo; l'agricoltura e la pesca.
Di notevole interesse naturalistico sono le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana.
Tra questi ultimi il ponte della via Traiana; tuttora percorribile; che attraversa Lama Monachile.
Dal 2008; Polignano a Mare ha sempre ricevuto la Bandiera Blu; riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Eduication alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto in relazione a parametri quali la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.

Torre Canne
E' una frazione del comune di Fasano (BR); a circa 8 km dal capoluogo comunale e a circa 50 km da Brindisi.
Località marina con spiagge di finissima e bianca sabbia che rientra nel Parco Dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo istituito nel 2006.
Torre Canne è conosciuta per le salutari terme; la conoscenza delle virtù terapeutiche delle acque di Torre Canne risale ad oltre un secolo fa; con tali acque è possibile effettuare ad es. trattamenti di fangobalneoterapia e balneoterapia.
Simbolo della frazione è il Faro che illumina a intermittenza la costa; le scogliere e tutto il mare.
Dagli anni 80; la frazione è cambiata; si è ingrandita.
Si sono cominciate a costruire case da affittare ai bagnanti; è stata costruita una chiesa ed è quindi cresciuta anche come localita balneare.

Il Pomodoro Regina è il nome di una varietà locale di pomodoro da serbo; coltivata nell’alto Salento tra Fasano e Ostuni; nei terreni salmastri litoranei del Parco delle Dune Costiere; da Torre Canne a Torre San Leonardo fino ad Egnazia; lungo l’antica via Traiana.
Viene raccolto a partire dal mese di luglio: una parte viene venduto fresco e una parte viene riposto in cassette dove subisce un appassimento fino all’inizio di settembre; quando il cotone è pronto per la filatura.
A questo punto i pomodorini; legati per il peduncolo con il filo di cotone a formare le ramasole; sono appesi alle volte delle masserie o delle case e si conservano fino alla fine del mese di aprile dell’anno successivo.
Un tempo il possesso di molte ramasole era un’espressione di prestigio sociale e di ricchezza famigliare: le ragazze in età da marito che ne possedevano molte erano ambite.
Il nome di questo pomodoro si ispira alle caratteristiche del peduncolo; che crescendo assume la forma di una coroncina.
Le bacche sono piccole e tondeggianti.
La buccia; piuttosto spessa – una caratteristica dovuta appunto all’acqua salmastra con la quale si irrigano gli orti vicini al mare – aumenta la conservabilità di questa varietà e la resistenza ai parassiti.
Il clima di Torre Canne; grazie all'azione mitigatrice dell'Adriatico presenta un clima tipicamente marittimo; con escursioni termiche stagionali meno spiccate.

Zoo Safari
Sei un amante degli animali e vorresti trascorrere una giornata tra natura e divertimento? Perfetto!
E’ il più grande zoosafari in Italia; 140 ettari di parco faunistico e divertimenti.
In un ambiente assolutamente protetto 1700 animali; di oltre 200 specie; si fanno ammirare in piena libertà.
Negli ultimi anni si è potenziato anche il parco divertimenti con attrazioni nuove e appassionanti per tutte le età.
Al Teatro degli Animali uno degli spettacoli più appassionanti è con i delfini e le otarie; al Teatro Fantasy attrazioni e spettacoli spaziano dalla magia alle performances di artisti circensi internazionali.
Dal Grande Lago dei Mammiferi; al Monkey Village; dalla Sala Tropicale; alle giostre; ai giochi e al percorso ginnico una proposta completa con il classico ristorante "Il Coccodrillo" i bar-fast food; il self-service "Safari"; lo shopping nel mercatino di souvenirs e l’offerta di prodotti tipici.
Potenti ruggiti al tramonto; versi inquietanti a volte quasi umani; sbuffi e fruscii misteriosi; penetranti odori di selvatico; giungla; savana; palude?
Molto più semplicemente un paradiso di emozioni a due passi da voi; questo è lo Zoosafari di Fasano!
Potrai fare un giro sul Metrozoo; un panoramico trenino su rotaie; con cui si raggiunge il Lago dei grandi mammiferi; l’angolo più suggestivo del parco con isolotti e cascate; dove sono ospitati uccelli acquatici; foche; rinoceronti bianchi; ippopotami; orsi bruni; orsi polari e; ben sistemati sugli isolotti; gli agilissimi gibboni dalle mani bianche.

Ostuni
Il territorio di Ostuni era già frequentato nel paleolitico medio (50.000-40.000 anni fa) da cacciatori neanderthaliani.
La zona collinare; sede di numerose grotte; offriva perfetti rifugi naturali per le primitive comunità umane.
Nel paleolitico superiore le tracce di presidi umani diventano più consistenti: gli scavi effettuati hanno permesso il rinvenimento di reperti ossei e ceramici.
Tuttavia; la testimonianza più eclatante rimane il ritrovamento dello scheletro della "Donna di Ostuni"; una donna di circa 20 anni prossima al parto e del suo feto; scoperta fatta dal Prof. Donato Coppola dell'Università Aldo Moro di Bari.
Il corpo; deposto in una grande buca; è in posizione contratta; col capo ricoperto da una sorta di cuffia composta da centinaia di piccole conchiglie.
L'appartenenza della donna ad un gruppo di cacciatori è documentata dai resti del corredo; ossia selci e denti di cavallo e di bue primitivo. La sepoltura; denominata Ostuni 1º; è unica al mondo: risalente a circa 25.000 anni fa; è collocata nella grotta di Santa Maria di Agnano; presso l'omonima masseria.
Un calco di questa sepoltura può essere esaminato presso il "Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale"; nell'ex convento delle Monacelle; nel centro storico di Ostuni.
Al neolitico appartengono invece gli insediamenti di Lamaforca e San Biagio; mentre reperti dell'età del bronzo sono stati ritrovati negli scavi in zona Lama Morelli.

Il primo nucleo cittadino fu fondato dai Messapi; un'antica popolazione italica che stanziata nel Salento nel VII secolo a.C.; i Messapi furono abili costruttori di strade e città e scelsero l'ubicazione per la città in cima a un colle dalle pareti molto ripide (murex in latino; da cui proviene per l'appunto il termine Murgia) molto interessante dal punto di vista strategico.
Recenti scavi nei pressi del foro Boario (la zona prospiciente le mura medievali); hanno permesso il rinvenimento di tombe del IV – II secolo a.C.; che documentano la presenza di un centro abitato; la cui estensione andava dai fianchi della collina alla piana digradante verso il mare.

Nel III secolo a.C. anche il Salento fu conquistato dai Romani e con esso la città.
Sul periodo romano le fonti dicono molto poco; probabili tracce rimangono in alcune masserie; sorte sulle fondazioni di antiche ville romane. Poco si sa anche riguardo all'etimologia della parola Ostuni: probabilmente; deriva dall'eroe eponimo Sturnoi; compagno di Diomede; che dopo la Guerra di Troia l'avrebbe fondata; successivamente i Romani la chiamarono "Sturninum".
Il termine tuttavia potrebbe essere mediato dal messapico o più probabilmente dal greco “Astu Neon” (“astu” cittadella fortificata; “neon” nuova).

Alberobello
Ogni anno è tappa turistica di milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.
Numerosi sono i monumenti e i luoghi di interesse storico; artistico e culturale da poter visitare.
L'itinerario attraverso il quale scoprire le viuzze e gli angoli più suggestivi della Capitale dei Trulli; nonché i suoi monumenti e musei; ha inizio dal Terrazzino Belvedere.
Qui il visitatore; godendo di uno splendido panorama sul centro storico; dominato da tetti a cono abbelliti dai misteriosi simboli disegnati con la calce; avvertirà immediatamente di essere in una città unica al mondo.
Il percorso continua con la visita al centro storico rione Aia Piccola; costituito da circa 400 trulli; per la maggior parte ancora utilizzati come abitazioni.
Il nome "aia"; richiama un ampio spiazzo che in passato era utilizzato per la battitura del grano.
In questo rione; piccolo paradiso di tranquillità; tra panni bianchi e la cordialità degli abitanti; con un pizzico di fortuna si potranno ammirare signore che lavorano la massa per le famose orecchiette; piatto tipico della domenica; e mastri trullari che lavorano la pietra; rigorosamente a mano; per il restauro dei trulli. 
Nell'Aia Piccola; incontriamo anche il Museo dell'Artigianato Dei vecchi e dei Nuovi mestieri; in cui ammirare attrezzi e strumenti della cultura artigiana della nostra terra ed il Museo dell'Olio.
Qui; un antico frantoio e vecchi attrezzi della cultura contadina; fanno da sfondo ad una piacevole degustazione di olio extra vergine di oliva; il nostro oro; e di prodotti tipici. 
Al termine della degustazione; si prosegue per Piazza XXVII Maggio (giorno della liberazione della "Selva" dal vassallaggio feudale); su cui è ubicato il Museo del Territorio.
Si raggiunge poi la Casa D’Amore: monumento dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità; fu eretta immediatamente dopo l'emissione del regio decreto con il quale si liberava Alberobello dal vassallaggio feudale.
Rappresenta la prima casa costruita con l'utilizzo di malta e senza la classica forma a trullo.
Attualmente è sede di diverse attività culturali.
Si giunge alla Basilica Minore dedicata ai Santi Medici Cosma e Damiano; patroni della città; tra i santi più venerati in Puglia.
In stile neoclassico; fu progettata dall'architetto Antonio Curri.
Alle spalle della chiesa; è ubicato il Trullo Sovrano; che rappresenta il più avanzato esempio di trullo disposto su due piani; in cui; tra focolari; attrezzi da cucina e telai; si respira ancora l’atmosfera di un tempo. 
La visita termina nel centro storico rione Monti; che conta più di 1000 trulli disposti in sette differenti vie di incomparabile bellezza.
Qui il visitatore sarà attratto dalla maestria dei numerosi artigiani che con le loro botteghe animano fino a tarda sera il quartiere. 
Il percorso si conclude con la visita alla Chiesa di Sant'Antonio ubicata sulla sommità del rione Monti e costruita per iniziativa del sacerdote Antonio Lippolis e grazie alle offerte degli abitanti di Alberobello.
La sua particolare forma a trullo la rende unica al mondo.

Egnazia
Gnazia; è un'antica città in Puglia (di cui oggi rimangono solo rovine); nei pressi dell'odierna Fasano.
Fu centro dei Messapi posto ai confini tra la Peucezia (a nord) e la Messapia (a sud); lungo la cosiddetta soglia messapica; in lingua messapica era chiamata Gnathia; mentre dai Romani fu chiamata Egnatia o Gnatia e dai Greci Egnatia o Gnàthia.
Citata da Plinio; Strabone ed Orazio; che la ricorda in una Satyra che narra il suo viaggio da Roma a Brindisi.
Ora in provincia di Brindisi (vicino al confine con quella di Bari) e pochi chilometri più a nord di Savelletri di Fasano; il centro d'Egnazia è uno dei più interessanti siti archeologici della Puglia; per i cospicui ritrovamenti di un determinato tipo di ceramica; ha dato il nome ad uno stile decorativo di ceramiche del IV e III secolo a.C.; chiamato "stile di Gnatia"; anche se non ne fu certamente il principale centro di produzione.

La storia degli scavi effettuati ad Egnazia è simile a quella di altri comuni pugliesi con importanti testimonianze archeologiche; come Ruvo o Canosa; in quanto i primi rinvenimenti furono finalizzati per lo più al saccheggio e alla vendita sommaria dei reperti pervenuti. In particolare; i primi depredamenti ebbero luogo nel 1809 quando alcuni ufficiali francesi di stanza ad Egnazia; per rendere più interessanti le loro giornate; cominciarono a sondare il terreno circostante le rovine (all'epoca coperte di rovi) per ricavarne reperti per poi rivenderli sul mercato archeologico clandestino.
A causa della carestia del 1846 e alla conseguente mancanza di lavoro; fasanesi e monopolitani si diedero al saccheggio sistematico di centinaia di tombe per fare incetta di vasi; bronzi; oggetti d'oro; monete; statuette di terracotta che rivendevano a Napoli e altrove.
La vicenda suscitò il biasimo del Mommsen; in particolare per le modalità con cui venivano svolti gli scavi; effettuati senza che si prendessero le notizie relative alle circostanze del ritrovamento; privando perciò la Storia; in ogni scavo; per tutto il tempo a venire; di importanti dati per ricostruirne il corso.
Le notizie di quanto accadeva ad Egnazia raggiungevano regolarmente Napoli ed il Pepe ricorda anche che fu predisposta un'ispezione affidata all'architetto Carlo Bonucci.
Questi però; probabilmente influenzato dall'Intendente della Provincia; che in quella occasione gli fece dono del caduceo d'oro poi venduto ai musei di Berlino; si fermò a Bari; informando le autorità napoletane che non era il caso di scavare ad Egnazia per la "scarsa consistenza dei monumenti da indagare".
Il traffico era alimentato proprio da questi personaggi; come ci testimonia il Bonucci; che non menziona la vendita del caduceo di bronzo che era stato acquistato per soli due carlini presso un contadino; che fu poi ceduto per 25 piastre; dopo molte e vive insistenze; al negoziante Barone (di Napoli) che lo rivendette per 72 colonnati ad un tale che lo acquistò per portarlo fuori dall'Italia.

I primi scavi metodici furono effettuati nel 1912; per poi riprendere nel 1939; 1964 e nel 1978; anno in cui fu costruito l'attuale museo archeologico; e sono tuttora in corso: dal 2001 l'Università degli Studi di Bari in collaborazione con il comune di Fasano porta avanti un progetto di scavo che sta contribuendo ad una più approfondita conoscenza della città; tra le scoperte più importanti vi è il rinvenimento dell'altra metà della piazza porticata scoperta da Quintino Quagliati nel 1912 e di altre interessanti strutture che stanno aiutando gli archeologi a chiarire alcuni aspetti urbanistici finora non del tutto conosciuti.

Lascia che il glutine non ti fermi!
Viaggiare senza glutine è più facile di quanto pensi. Sì. E spieghiamo perché. Dimentica di dover sempre dare spiegazioni. Dimentica di sembrare un hotel strano adatto a te o ai tuoi figli. Dimentica di dover sempre ricorrere al tuo kit di sopravvivenza. Perché con noi puoi scegliere tra un gran numero di hotel per celiaci in Italia e in tante altre destinazioni. Perché vogliamo rendere le cose facili per te. Dì addio al glutine con la selezione di hotel che ti proponiamo.
Conosciamo le difficoltà che possono sorgere quando si cercano hotel per bambini senza glutine. Perché capiamo quanto sia complicato scegliere l'hotel giusto se voi o i vostri bambini siete celiaci. Oppure; anche dover controllare gli ingredienti di ogni piatto prima di provarlo.
Grazie al nostro accordo con la Associazione Italiana Celiachia (AIC); sappiamo perfettamente quali sono le vostre esigenze e abbiamo un fermo impegno nell'adattare i nostri servizi a tutte le vostre esigenze nutrizionali. Pertanto; il nostro hotel per celiaci ha menù per celiaci appositamente preparati dai nostri chef con utensili e contenitori puliti; senza contaminazione incrociata.
Siamo consapevoli di te. Pertanto; per tutti i nostri piatti senza glutine è possibile controllare ciascuno degli ingredienti. E non solo; ma se soffrite di intolleranze o malattie come il diabete; abbiamo anche menù specifici. Vogliamo offrirti un'attenzione totalmente personalizzata durante il tuo soggiorno con noi per essere in grado di offrirti un'esperienza unica ed esclusiva.
Sono un celiaco; e adesso?
La celiachia è una malattia autoimmune di cui tutti hanno sentito parlare; ma pochissimi sanno davvero di cosa si tratta e le conseguenze che può avere a lungo termine se non vengono trattate correttamente. Secondo AIC; la celiachia è una "alterazione causata dall'assunzione di glutine". Ciò significa che l'assunzione di prodotti derivati da frumento; orzo; segale e avena produce una serie di anticorpi nel corpo che possono portare a sintomi gravi che indicano l'insorgenza di questa malattia e la perdita di assorbimento dei nutrienti.
La celiachia è una malattia incurabile e può essere controllata solo seguendo una dieta specifica priva di glutine. Può essere genetico o no e può essere contratto a qualsiasi età.
Essere celiaci non dovrebbe essere un ostacolo per godersi una vita normale. Dovrai solo seguire una dieta speciale con prodotti senza glutine. Tuttavia; questo non significa rinunciare al gusto di certi piaceri come biscotti; torte; pane e prodotti a base di cereali. Oggi ci sono molti marchi e molti chef Gluten Free che hanno una versione speciale adatta ai celiaci senza rinunciare al sapore caratteristico.


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